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Roberto Ritondo

Roberto Ritondo ha 4 articoli pubblicati.

Quello che tu non vedi – Recensione Cinema

in Cinema
Quello che tu non vedi - Recensione Cinema

Quello che tu non vedi è una commedia romantica dai forti connotati drammatici disponibile a partire da oggi su Amazon Prime Video. Il filo conduttore della pellicola è l’amore e ciò che riesce a guarire, è proprio il caso di dirlo, pur nell’alternanza di vari stati d’animo e sentimenti che nel

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Un caffè con Il Teatrante: una nuova rubrica

in Intervista/Intervista
Un caffè con il Teatrante

Un caffè con Il Teatrante. Questo è il nome della rubrica che vi presentiamo oggi. Perché fin dalle, quando ancora si ragionava sulla linea editoriale da adottare, abbiamo sempre immaginato qualcosa di nuovo. Non per forza di migliore, ma almeno diverso. Più vicino a modalità di comunicazione che fossero chiare per chiunque si avvicinasse al nostro magazine. Senza trascurare però i contenuti. In quest’ottica, tra le varie sezioni che troverete all’interno del sito e che si aggiungeranno nel corso del tempo, non potevano mancare le interviste. Ce n’era davvero bisogno? Per noi sì e proprio per lanciare un segnale diverso. Per dare voce e spazio non soltanto a personaggi che godono già di popolarità, ma per dar voce a chi la merita.

Senza andare alla ricerca, dunque, del cosiddetto articolo clickbait ma facendo attenzione agli argomenti trattati. In quest’ottica, le nostre interviste devono dunque essere considerate, alla pari dei podcast che potrete ascoltare all’interno del sito, come dei momenti di cordiale ed amichevole incontro all’interno dei quali conoscere, conversare e discutere su tanti temi legati al mondo della recitazione. Con tutti gli intrecci possibili ed immaginabili che avremo modo di affrontare e che saranno strettamente correlati al personaggio che andremo ad intervistare. Cercando di farvi conoscere sempre qualcosa di nuovo. Un progetto, un’idea, un modo diverso di relazionarsi con il teatro ed il cinema. Questa sarà la base da cui partiremo e che ci consentirà di avviare il nostro cammino del libero pensiero. Senza inutili sovrastrutture.

Un caffè con Il Teatrante, rubrica di interviste

Come andranno a differenziarsi dunque le nostre interviste, rispetto alla cosiddetta concorrenza? Semplicemente lasciando il giusto spazio per esprimere un’opinione che sia effettivamente tale e attraverso buone domande che possano portare a delle eccellenti risposte. Perché siamo certi che i contenuti importanti ed interessanti arriveranno dalle parole e dal cuore delle persone che metteremo al centro del discorso. Un caffè con Il Teatrante, una nuova rubrica per che sia amichevole e piacevole per chi sarà oggetto d’intervista. Spesso, infatti, l’ambito giornalistico tende a sconfinare. Si tende a prevaricare, a giudicare e soprattutto a non ascoltare. Ecco, noi vorremmo metterci nei panni di chi si trova nella scomoda posizione di dover rispondere a delle domande e, proprio per questo, vorremmo riscrivere le regole del gioco.

Come? Ascoltando con sincero interesse ed attenzione. Il risultato, ne siamo certi, sarà un sicuro successo. Perché l’onestà intellettuale paga sempre e perché entrare in dialogo ed in relazione con gli altri è anche una questione di empatia. Una persona che si sente ascoltata è portata a raccontare e non soltanto a rispondere, arricchendo un punto di vista e consentendo anche al lettore casuale di poter cogliere il contesto del discorso con interesse. Per essere ben riuscita, però, un’intervista richiede un buon equilibrio di domande, disponibilità ed interesse reciproco. Il che porta ad una conclusione: non è solo questione di risposte, ma di come saranno poste le domande giuste. E proprio qui sta il problema. Non sarà facile ma faremo di tutto per fare bene.

Un caffè con Il Teatrante, rubrica di interviste

Il nostro intendo, inutile nasconderci, è quello di uscire un po’ dal frenetico ritmo sempre più condizionato dai social. Una pericolosa estensione che porta anche il dialogo reale verso pericolose consuetudini. Alle volte, anche durante un’intervista, a lasciare uno spazio troppo breve all’interlocutore. Noi non ci siamo abituati né vorremmo prendere queste cattiva abitudine. Per questo, attraverso questa rubrica, vorremmo poter essere davvero utili a farvi conoscere personaggi, progetti e realtà legate ai mondi del cinema e del teatro sempre differenti. Le basi di partenza per Un caffè con Il Teatrante ci sono, già nelle prossime settimane toccheremo diversi argomenti e siamo certi che sapremo gettare le basi per rendere questo spazio sempre più interessante.

Riuscire a raccontare in maniera efficace chi abbiamo di fronte non sarà sempre facile, ma vogliamo accettare questa sfida. Così come abbiamo deciso di proporvi articoli non puntando alla quantità ma alla qualità. Vorremmo dare attenzione ai nostri interlocutori quanto a voi che ci leggerete. Andando oltre la semplice critica e proporvi una sorta di racconto a due voci. Un luogo dove le risposte non rappresentano che la scintilla iniziale attraverso cui avviare discorsi sempre più interessanti e ricchi di ulteriori spunti di riflessione e curiosità. Un obiettivo ambizioso, certo, ma non per questo così difficile da raggiungere un’intervista alla volta. Come ad esempio quella che abbiamo dedicato all’attrice Giulia Di Quilio e che v’invitiamo a leggere qui insieme alle altre nella sezione dedicata al cinema.

Il cinema estero

in Rubrica

Quante volte vi sarà capitato di staccare la spina dalla vita di tutti i giorni e rilassarvi con un buon film. Altrettante saranno state le occasioni in cui, nel buio di una sala cinematografica, avrete assistito ad un lungometraggio il cui cast artistico comprendeva un attore o un regista a voi noto, piuttosto che appartenere ad un genere cinematografico o ad una saga che rientrava nelle vostre preferenze. Fin qui nulla di inconsueto, ma vi siete mai domandati da dove provengono, per lo più, i film che avete visto e che solitamente scegliete di guardare? Soprattutto, vi siete mai domandati quali film è possibile vedere e quali, pur essendo altrettanto validi, non avete né visto né mai sentito nominare in Italia?

Partendo da queste premesse, è bene sottolineare come negli ultimi anni non siano stati rari i casi in cui un film straniero è stato preso d’ispirazione per realizzarne una versione italianizzata, un adattamento in grado di risultare appetibile anche al pubblico nostrano per contesto sociale e perimetro culturale. Un processo che in ambito televisivo esiste a dire il vero già da alcuni decenni e che ha consentito allo spettatore di familiarizzare con format che sono entrati poi nel nostro quotidiano. Pensate ad esempio a La ruota della fortuna, che in passato ha rappresentato uno dei quiz televisivi a premi più popolari tra il pubblico italiano, ma che in origine nasce dal format statunitense Wheel of Fortune, presente sull’emittente NBC. Allo stesso modo, volendo fare un esempio più strettamente attinente al contesto cinematografico, dalla fortunata commedia francese Bienvenue chez les Ch’tis (Giù al nord) ne è stato tratto un remake in versione italiana di cui avrete forse sentito parlare è che avuto come titolo Benvenuti al sud. Potrebbe dunque sembrare, a fronte di questo esempio, che in realtà la circolazione di film stranieri, adattati o meno, all’interno del nostro territorio sia un fenomeno ormai frequente e ben collaudato. Niente di più falso. Fin da quando il cinema ha avuto origine, infatti, evolvendosi poi verso il formato digitale e diventando sempre più variegato grazie alla nascita di svariati canali dedicati alla diffusione e distribuzione dell’opera filmica, non sempre le possibilità di poter vedere più contenuti ha corrisposto ad un reale ampliamento dei confini che l’industria cinematografica ancor oggi sembra voler mantenere. Quelli che sono aumentati, soprattutto nel recente periodo, sono certamente le vie d’accesso verso il consumatore, ma non in maniera direttamente proporzionale all’estensione geografica dei film che potrebbe capitare di vedere.

Vi basti riflettere, ad esempio, su quanto possa essere semplice ricordare il titolo di un film statunitense o italiano visto nel corso dell’ultimo anno rispetto ad un titolo prodotto in paesi come la Francia, la Germania o la Spagna e che potrebbe essere stato distribuito al cinema o trasmesso in televisione. Evidentemente la cosiddetta globalizzazione ha regole non scritte che non si adattano al mercato cinematografico. Se da un lato questo ha portato, occasionalmente, ad un processo di adattamento di alcuni film verso un pubblico territorialmente differente ma in grado di poterne ugualmente decifrare quegli elementi utili ad apprezzare una produzione cinematografica, dall’altro sono stati mantenuti alcuni vincoli dettati per lo più da esigenze commerciali ma mai supportati da reali dati. Così ancora ad oggi accade che il cinema, pur rappresentando nella sua modernità di linguaggio sempre al passo con i tempi un ideale rappresentante del mass market, in grado dunque di raggiungere chiunque, manchi di compiere quel piccolo passo in avanti che potrebbe ridefinire culturalmente i nostri gusti. In linea con questo scenario, il panorama cinematografico che ci circonda è molto più articolato di quanto si possa pensare, in quanto include non solo i film prodotti (sempre meno) nel nostro paese o le produzioni hollywoodiane che rappresentano gran parte del mercato, ma anche numerose produzioni straniere che meriterebbero comunque altrettanta attenzione, per quanto non sempre distribuite come meriterebbero.

Negli appuntamenti che seguiranno, vorremmo dunque assecondare la rivoluzione che negli anni ha permesso al mercato cinematografico di espandersi andando a soddisfare sempre più le esigenze d’intrattenimento del pubblico, puntando i riflettori su film di origine estera, attraverso un viaggio che siamo certi riserverà molto sorprese anche per i più assidui cinefili. La differenziazione di generi e stili, correlati a contesti culturalmente anche molto distanti tra loro, rappresenta infatti a nostro avviso un bene artistico nel teatro quanto nel cinema ed è per questo che cercheremo non soltanto di dare lustro a pellicole già note, ma anche a tutte quelle produzioni recenti o meno che potreste aver voglia di andare a cercare. In un’epoca in cui sempre più le nuove piattaforme digitali consentono al consumatore di accedere a titoli provenienti da tutto il mondo ed ancor più oggi dove si ha davvero voglia di respirare il cinema in ogni sua forma, fare nuove esperienze non potrà che far dunque bene arricchendo la personale esperienza filmica di ognuno attraverso un variegato e non prevedibile viaggio verso destinazioni e temi che le grandi produzioni contemporanee non sempre consentono di raggiungere. Perché il cinema è fatto di esperienze da vivere, assaporare e condividere attraverso storie che mai avremmo pensato potessero esistere e che spesso sono meno distanti da noi di quanto si potrebbe pensare.

Il nostro modo di fare critica: Il Teatrante

in Cinema/Speciale/Speciale/Teatro
Il Teatrante

Il Teatrante è un magazine telematico di critica teatrale e cinematografica, che nasce per offrire un punto di vista differente ed unico nel panorama italiano. La linea editoriale che abbiamo tracciato ci spinge a scrivere ogni articolo in maniera trasparente ed obiettiva, in quanto noi siamo i primi fruitori di uno spettacolo teatrale o di un film.

Questo ci distingue da tutti gli altri siti simili. L’unico a cui dobbiamo rendere conto è il nostro pubblico, senza alcun compromesso. A noi interessa fare della sana critica che porti a delle riflessioni, ma anche raccontare storie, personaggi e progetti artistici che meritano attenzione. Siamo quelli a cui rivolgersi per ricevere un consiglio, per dirvi che ne pensiamo lasciando però ad ognuno la possibilità di farsi le proprie opinioni. Il metodo con cui recensiamo fa sì che la lettura di una nostra recensione sia molto più importante rispetto a quanto mediamente avviene con altri siti e per questo non troverete mai il classico voto numerico a fondo pagina, perché per noi è importante trasmettervi quello che proviamo e pensiamo dopo aver assistito ad uno spettacolo o ad un film. Per sottolineare quei fattori che valgono più di altri e hanno più peso nel giudizio finale.

Il Teatrante è un magazine dedicato alla critica teatrale e cinematografica.

La critica per convenienza, fino a poco tempo fa confinata solo ad altri contesti, ha fatto negli ultimi anni il suo ingresso dirompente nella vita di tutti i giorni. Molti sembrano esserne quasi ossessionati: le promesse di una recensione positiva ed i benefici che essa porta con sé sembrano spesso un favore da conquistare e non da meritare artisticamente. Non mancano gli osservatori che segnalano come il dare molto risalto a pochi, nonostante altrettanti ne meriterebbero, metta a rischio la critica.

Pare che questo renda molto problematica la sopravvivenza di realtà artistiche forse meno note ma non certo di minor valore per il pubblico: ma persino di fronte a una situazione così concreta, spesso, ci si limita a formali richiami all’importanza di questo o di quell’altro soggetto, come se brandire questo vessillo potesse fare da scudo supremo contro un giudizio trasparente e non sempre benevolo.

Il Teatrante offre un punto di vista critico indipendente

Partendo da queste chiare e semplici linee guida ci presentiamo umilmente a voi pronti a presentarvi una linea editoriale che non si ispira a nulla se non alla nostra coscienza ed esperienza. Vorremo voltare pagina ed allontanarci dalla sempre più frequente voglia di consumare le facoltà di giudizio e riflessione, ossia le capacità che più di tutte ci rendono umani. Il Teatrante vuole recuperare in senso letterale il ruolo critica indipendente e proprio per questo non per forza condivisibile né facilmente comprensibile.

Così ci presentiamo a voi oggi e così resteremo nel tempo: uno strumento in grado di decrittare un’opera artistica allo scopo di servire il pubblico, portandovi a conoscere personaggi, storie e in generale iniziative all’interno del panorama artistico, per svelare con il massimo rispetto un segreto che non è tale, presentando una appassionata difesa dell’etica editoriale, per trasmettere il senso e l’importanza delle nostre parole.

Per restare in contatto con noi potrete seguirci su Facebook oppure attraverso il nostro profilo Instagram ed ora che avrete rotto il ghiaccio non vi resta che iniziare a leggere uno dei numerosi articoli che sono già presenti nelle sezioni dedicate al teatro, al cinema o alle serie tv. Realizzati con cura e che, ne siamo certi, non mancheranno di appassionarvi.

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