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Lucia Rondi

Lucia Rondi ha 2 articoli pubblicati.

Viaggio alla scoperta dei generi del teatro

in Rubrica

Un viaggio alla scoperta dei generi del teatro può rivelarsi complicato per lo spettatore occasionale quanto per quello più assiduo. Solitamente si sceglie di assistere ad uno spettacolo per diversi motivi e fortemente soggettivi. La presenza di un’attrice o un attore, un testo a noi noto o la preferenza verso un determinato genere.

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Indagando il lato oscuro delle serie tv

in Speciale

Il lato oscuro delle serie tv è il titolo che abbiamo scelto per questo speciale di approfondimento su un tema in apparenza distante da noi, ma sarà davvero così? Scopriamolo insieme. Siete tra coloro che si sentono costantemente in spasmodica attesa ogni volta che viene annunciata la nuova stagione della vostra serie tv preferita? Vi ritrovate quasi senza accorgervene a visionare un episodio dopo l’altro senza interruzioni di continuità? Le ore della vostra giornata sono scandite dagli “impegni televisivi” e non dalle relazioni sociali? Se avete risposto sì ad almeno una delle precedenti domande potrebbe essere il caso di rallentare e di prendersi una pausa. La dipendenza da serie tv sta entrando infatti sempre più all’interno di quei casi di studio oggetto di approfondimento e che nascondono in realtà un malessere di tipo psicologico.

Il lato oscuro delle serie tv

Non vogliamo certo allarmarvi, sia chiaro, ma va detto che la visione di una serie tvper un numero eccessivo di episodi è un fenomeno ormai molto frequente, soprattutto negli adolescenti. Teniamo a precisare che il passare del tempo a guardare un paio di episodi per fortuna non rappresenta una condizione sufficiente per individuare un malessere clinico o una condizione psichiatrica. Premesso questo, bisogna però precisare che una parte di coloro che usufruiscono eccessivamente di contenuti video mostra anche sintomi che aprono alla possibilità di diagnosticare una dipendenza. Questo fenomeno apparentemente distante da noi è andato man mano crescendo in misura direttamente proporzionale all’evoluzione stessa delle serie tv, visto che ad oggi non soltanto è possibile trovarne di adatte anche a chi ha gusti particolarmente esigenti, ma è possibile “consumarle” senza i vincoli di una tv e praticamente ovunque, su qualsiasi dispositivo mobile, attraverso le molteplici piattaforme che le ospitano.

Il crescente interesse verso quello che in passato era un prodotto tipicamente televisivo rappresenta di fatto una naturale conseguenza dell’evoluzione stessa delle serie tv, che nel corso degli anni hanno introdotto elementi narrativi e tecnici sempre più moderni, raggiungendo gli standard qualitativi del cinema ed in più d’una occasione diventando dei veri e propri cult con milioni di estimatori in tutto il mondo. Da questo punto di vista, in un contesto quotidiano sempre più connesso ad internet e soprattutto pensando all’attuale periodo in cui numerose persone di fatto conducono le proprie attività professionali in smart working, è facile pensare a come i fattori psicologici abbiano indubbiamente inciso notevolmente e contribuito ad aumentare il numero di utenti mese dopo mese. Un elemento caratteristico e che segna una netta differenza tra l’utente appassionato di film e chi invece segue fedelmente una serie tv, è di fatto rappresentato dalla dimensione del tempo.

Il lato oscuro delle serie tv

Entra in gioco, dunque, il lato oscuro delle serie tv, visto che essendo dilatata nel tempo una produzione di questo tipo offre infatti una fruizione dei contenuti estesa, risultando per certi versi più attrattiva per quelle che sono ad esempio le dinamiche di conoscenza dei personaggi, l’immedesimazione del pubblico e la possibilità di sviluppare una narrazione che faccia evolvere la storia con colpi di scena e misteri irrisolti. Una narrazione spalmata su più episodi può portare facilmente ad una dipendenza, che nel corso degli anni è stata definita con il termine di binge watching. Si tratta di una vera e propria pulsione che sviluppa lo spettatore e che lo spinge a guardare numerosi episodi di una serie tv in sequenza, fino ad arrivare a dei – per fortuna rari – casi in cui avviene un vero e proprio distacco dalla socialità con impatti su ciò che accade realmente nella vita quotidiana.

Si tratta dunque di una vera e propria patologia che può essere affrontata con l’aiuto di un esperto, in quanto si tratta di una vera e propria dipendenza da non sottovalutare poiché strettamente connessa a dei malesseri della persona quali il senso di solitudine o la depressione. In questi casi la percezione di una serie tv non corrisponde più ad un mezzo attraverso il quale trascorrere del tempo di sano divertimento, ma come un’illusoria forma di fuga per scappare da un disagio che solitamente si manifesta nell’ansia sociale. L’ormai consolidata scelta di rilasciare gli episodi di una stagione in un’unica volta, se da un lato va quindi a mettere fine alle lunghe attese settimanali, dall’altro rappresenta un pericoloso catalizzatore attraverso il quale avviare maratone alquanto pericolose, per quanto psicologicamente possano apparire come strumenti in grado di allontanare tensioni ed emozioni negative con cui si entra in contatto nel vivere quotidiano.

Se questo articolo vi è piaciuto v’invitiamo a leggere la nostra recensione della serie tv NOME ed a visitare le rubriche dedicate al cinema che troverete all’interno del nostro sito.

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